venerdì 30 ottobre 2009

Crema di zucchine e caprino

Ottobre è quasi terminato e le foglie gialle guarniscono gli alberi che scorgo dalla mia finestra; il buio giunge furtivo e lesto e l'aria fredda si sofferma sempre più spesso intorno alla mia casa.
Tempo di zuppe consolatorie, di calduccio sotto le coperte, di profumo di mosto che proviene dal vicino, tempo d'autunno, una delle più belle stagioni dell'anno e allora cosa aspetti a regalarti la tua zuppa?
Io sono per le cose semplici, che sono quelle che, più di tutto, mi hanno riempito la vita e regalato serenità, così anche questa ricetta è apparentemente senza pretese, ma  mi ha lasciato proprio una bella sensazione: la foto non è un granchè, ma andavo di fretta....avevo troppa fame :)

Ingredienti:
2 zucchine tonde
circa 150g di formaggio caprino
mezza cipolla
olio extra vergine di oliva
sale
pepe nero

Far rosolare in un tegame la cipolla con l'olio, fino a che non appasisce, aggiungere le zucchine tagliate a cubetti e far stufare per circa mezz'ora. Salare non eccessivamente; frullare il composto con il frullatore ad immersione e rimettere sul fuoco. Sciogliere, nella crema di zucchine, il caprino ridotto in pezzi e continuare a mescolare fino a che la crema non assume la consistenza desiderata. Servire calda con una spolverata abbondante di pepe nero e, facoltativamente, con crostini di pane abbrustolito strofinati con un pezzetto di aglio.
Buon appetito

Con questa ricetta pertecipo alla raccolta di Stefania "Il formaggio: dall'antipasto al dolce"


mercoledì 28 ottobre 2009

L'indignazione e la delusione

Come quasi ogni giorno, faccio una passeggiata nei blog amici, per entrare virtualmente nelle altre case e sentire i profumi delle cucine, che, come nella mia, variano ogni giorno. Per un semplice ordine alfabetico, oggi, sono passata prima da Paoletta, di Anice & Cannella e ciò che mi ha colpito non è stata una ricetta, ma un post sul plagio delle ricette (foto comprese). Vi suggerisco di leggerlo qui. Da lì, sono passata al blog di Adriano ed ho letto, con crescente indignazione, di altri episodi del genere, pertanto vi invito a leggere anche il suo post e quello di Lydia di Tzatziki a colazione.
Mentre mi chiedevo, come sia possibile che persone "illustri", che dovrebbero condividere la nostra stessa passione, si abbassino a "rubare" le idee e le intuizioni degli altri, sono ritornata sul blog di Paoletta, dove ho trovato il link per poter visionare l'allegato a Repubblica "incriminato" per la foto del Pan dei Santi.
Ancor prima di scorgere la foto in questione, sono stata colpita da un'altra fotografia, che, poche settimane fa mi ha talmente piacevolmente impressionato (insieme al racconto della ricetta), che non potevo non ricordarmene: è quella di Marjlet di Sogni di Zucchero, relativa alla ricetta delle Ossa di Morti. Non so se qualcuno se ne era accorto, ma ho appena inviato una mail alla diretta interessata, per avvertirla.
Ciò che resta, alla fine di questo post scritto di fretta, per il desiderio di diffondere al più presto queste notizie, è una grande amarezza, ma anche la consapevolezza che è nostro compito vigilare e difenderci, poichè non c'è più alcun limite a queste mancanze di rispetto.
Cosa ci spinge a non cogliere i frutti dalle piante dei vicini, anche se a portata di mano, o a non impossessarci di un oggetto trovato per caso, solo perchè, apparentemente, non ha padrone? Cos'è che ci spinge ad aver cura della cosa pubblica, anche se, sempre apparentemente, non ci appartiene? C'è un limite molto sottile tra ciò che è "nostro" e ciò che non lo è e risiede nel rispetto del prossimo, quando questo limite viene valicato, c'è bisogno di giustizia.

lunedì 26 ottobre 2009

L'Angelica di Imma



Anche se sono nella blogosfera da poco tempo, ho avuto modo già di apprezzare tante persone che condividono la mia passione e che, gestiscono i propri spazi con professionalità e leggerezza.
Uno dei blog che seguo spesso è quello di Imma, dalle cui ricette e relative foto, traspare sempre un enorme allegria; ogni esperimento sembra ben riuscito, quindi perchè non provare a ricreare qualcuno dei manicaretti che mi ha colpito di più? Avevo intuito, già al primo sguardo, che l'Angelica Express è una di quelle ricette versatili che ti salvano in calcio d'angolo ed ora che l'ho riprodotta, vi assicuro che è a prova di bomba, in particolare mi sono innamorata della pasta che credo utilizzerò molte altre volte.
Approfitto quindi per ringraziare Imma per aver condiviso questa meraviglia con noi, poichè la sua rivisitazione è il giusto compromesso tra un impasto lievitato a lungo e i tempi abbastanza ristretti della vita moderna.
Vi trascrivo interamente la spiegazione di Imma dell'impasto; per quanto riguarda il ripieno, io ho optato per zucchine ripassate in padella con la cipolla e mozzarella ben sgocciolata e devo dire che la scelta non è stata affatto male :)

Ingredienti:

Per la pasta:
400 gr farina Manitoba (io ho usato soltanto questa farina)
180 gr di latte
35 gr di olio extra vergine di oliva
22 gr di zucchero
sale q.b.
1 cubetto di lievito di birra
70 g di grana
1 uovo intero + 1 tuorlo per spennellare

Per il ripieno:
3 zucchine tonde tagliate a cubetti
mezza cipolla bianca
olio extra vergine di oliva
sale e pepe nero q.b.
menta fresca secondo i gusti
300g di mozzarella tagliata a cubetti e sgocciolata

Fare l'impasto con la farina, olio, l'uovo intero, il latte tiepido in cui è stato sciolto precedentemente il lievito e lo zucchero.Alla fine il sale.Fare una palla e lasciare lievitare 1 ora .Intanto soffriggere la cipolla in padella con l'olio;una volta che si sarà consumata,  aggiungere le zucchinee procedere con la cottura. Rovesciare la pasta sul tavolo infarinato e stenderla formando un rettangolo di 2-3 mm di spessore senza lavorarla. Pennellare di burro fuso, cospargere con il ripieno (prima le zucchine e poi uno strato di mozzarella).Arrotolare il lato più lungo. Tagliare questo rotolo a metà per il lungo, separare delicatamente i due pezzi e formare una treccia tenendo il lato tagliato all'esterno. Mettere su una teglia da forno e chiudere a ciambella.Fare lievitare coperta per 30-40 minuti (deve quasi raddoppiare), poi pennellare con l’uovo sbattuto col latte e cuocere in forno a 180° per circa mezz'ora (deve essere ben dorata).

Note: nella mia rivisitazione personale, per il sale e lo zucchero sono andata "ad occhio", al posto del grana ho usato il parmigiano, per spennellare ho utilizzato soltanto il latte. Inoltre, visto che non mi riusciva realizzare la treccia, ho disposto il rotolo direttamente in uno stampo a ciambella.



giovedì 22 ottobre 2009

Risotto gorgonzola e pere


Uff...oggi tanta pioggia ed una stanchezza cronica che mi assale quasi sempre tra il giovedì ed il venerdì, quando, quasi al termine della settimana, mi sommergono gli effetti di levataccie, studio, sonno non proprio tranquillo. Bhè, oggi è un pò così...per fortuna c'è la cucina, i cui sapori e profumi mi fanno ricordare quanto sia bello vivere ogni giorno, ammirare le bellezze del mondo che si trasforma nel corso delle stagioni, che mi rimette di buon umore ogni volta.
Questo risotto l'ho preparato pochi giorni fa e vi assicuro che la tentazione di mangiare il gorgonzola a pezzi, ben prima di preparare la ricetta, è stata davvero grande; ma ce l'ho fatta a trattenermi e credo proprio che ne sia valsa la pena, provare per credere ;-)

Ingredienti a "occhio":

700g di riso parboiled
200g di gorgonzola tagliato a pezzetti
1l di brodo vegetale
vino bianco (avrei messo il cognac, ma non ce l'avevo)
2 pere williams non troppo acerbe sbucciate e tagliate a cubetti piccoli (che ti scivolano un pò tra le mani e fanno quel buonissimo sapore con il formaggio....non mi ci fate pensare!)
un mucchietto di gherigli di noce ridotti in pezzetti
aglio
cipolla bianca
olio extravergine di oliva
burro
sale e pepe q.b

Preparazione:
Soffriggere, in una pentola a fondo spesso, l'aglio e la cipolla tritati, insieme all'olio ed un bel pezzo di burro, far rosolare fino a che la cipolla non si è consumata; aggiungere il riso, lasciarlo tostare e sfumare con il vino bianco. Continuare la cottura, bagnando, di tanto in tanto, con il brodo vegetale bollente.Regolare di sale e pepe. Una volta che il riso è giunto alla cottura desiderata, spegnere il fuoco, aggiungere i pezzetti di pera, mescolare e mantecare con il gorgonzola, fino a quando, grazie al calore, non si sarà sciolto.
Impiattare e spolverizzare con le noci: buon appetito!

P.S. Non so quanto ne avrei mangiato!

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Ciccia Pasticcia  "...con un chicco di riso"

lunedì 19 ottobre 2009

Il mio cuore di maglia



Come ho già scritto in un vecchio post, esiste un meraviglioso progetto che si chiama Cuore di Maglia e che raccoglie copertine e corredini per i bambini meno fortunati. Dopo vari mesi da quando avevo deciso di aderire al progetto e dopo tanto lavoro, che ho potuto affrontare soltanto un pò alla volta, ho terminato la copertina che avevo scelto. Certo le mie mani non sono esperte e la copertina non è esente da piccole imperfezioni, ma spero che, l'amore e la volontà che ho messo nel farla, giungano a destinazione e compensino gli errori tecnici.
Il mio fidanzato dice che, sicuramente, ci sarà un bimbo avvolto dal  mio calore, attraverso la coperta e, a me, piace pensare che sia davvero così. Sono davvero soddisfatta, perchè ho affrontato tante peripezie per finirla, a circa tre quarti del lavoro mi si è anche smontato un ferro ed ho dovuto recuperare un pezzo di coperta che si era sfilato, insomma ce l'ho proprio messa tutta e adesso....devo solo spedirla! Buona settimana a tutti!


venerdì 16 ottobre 2009

La settimana delle quiche: fate largo a patate e galbanino!



In questa settimana ho preparato diverse quiche, per compleanni, onomastici o semplicemente per la cena di casa. Ho pensato di rendervi partecipi di questa mia "mania", postando la ricetta che ho preparato ieri sera, sfruttando gli ingredienti che avevo in casa e mantenendo un solo vincolo: niente carne, poichè l'ho fatta per mio fratello che non ne mangia. Il risultato è niente male, provatela!

Ingredienti:
un rotolo di pasta briseè già pronta
2 patate grandi
circa 200g di fette Galbanino o altro formaggio a pasta filata
olio extra vergine di oliva
sale
pepe
aromi vari (rosmarino,aglio,timo) secondo i gusti

Preparazione:
Lavare e sbucciare le patate; tagliarle a fette sottilissime con la mandolina e scottarle per 5 minuti in acqua bollente salata. Scolarle bene dall'acqua di cottura e condirle con gli aromi, un pizzico di sale, il pepe e l'olio, mescolare facendo attenzione a non romperle.
Rivestire una teglia rotonda con la pasta briseè che avremo lasciato fuori dal frigo per almeno 10 minuti, bucare il fondo con i rebbi di una forchetta e ricoprire il fondo con uno strato di fette di formaggio. Continuare con uno strato di patate e ripetere il procedimento ancora un'altra volta, in modo da ottenere due strati. Far colare sulla superficie l'olio rimasto nella terrina dove sono state condite le patate e ripiegare la pasta in eccesso sui bordi, formando un cordoncino.
Infornare a 200° in forno preriscaldato per circa 30 minuti: servire tiepida.

mercoledì 14 ottobre 2009

Quiche speck e patate


Dovete sapere che ho una particolare passione per le quiche, perchè si preparano abbastanza in fretta e  risolvono anche le cene più improvvisate, così ne sperimento sempre di nuove, leggendo qua e là e rivisitandole secondo i miei gusti o necessità.
Un pò di tempo fa, tramite Oggi Cucino io, ma originariamente da Ginger&Tomato, ho appreso di questa ricetta, così, alla prima occasione, l'ho sperimentata aggiustandola qua e là. Il risultato è stato molto soddisfacente, poichè la consistenza è asciutta e soda ed il sapore molto rustico:sicuramente da rifare, a voi il giudizio :)

Ingredienti:

una confezione di pasta sfoglia

4/5 patate a pasta gialla
150gr. di speck affettato e tritato grossolanamente
2 uova
100gr. di parmigiano grattugiato
sale e pepe nero q.b.

Preparazione:

Lavare le patate, sbucciarle e tagliarle a tocchetti, lessarle in abbondante acqua salata. Stendere la pasta sfoglia insieme alla carta forno, in una teglia, avendo cura di ricoprire anche i bordi laterali.Punzecchiare il fondo con una forchetta e trasferire la tortiera in frigo. In una terrina, sbattere le uova, lo speck ed il parmigiano grattugiato, mescolare e regolare di sale e di pepe secondo i gusti.
Disporre, sul fondo della teglia, le patate ben scolate dall'acqua di cottura, versarvi sopra il composto preparato e far cuocere in forno preriscaldato a 200° per circa 30-35 minuti. Si può servire la quiche sia tiepida che fredda.

lunedì 12 ottobre 2009

Flan di ricotta e cioccolato


La domenica mattina....profumi di cucina che si diffondono in tutta la casa, momenti di relax per poter sfogliare riviste di cucina davanti al mio the fumante o per parlare con mia madre o per accarezzare il cucciolotto di turno in casa, possibilità di concedersi libertà alimentari che non ricorrono in settimana. Bello, dunque, sarebbe, completare la colazione con un sapore genuino, fatto da me, curato e desiderato in ogni sua parte. La scorsa domenica è iniziata così...
In tutta la mia "carriera" culinaria, c'è un ingrediente che non mi ha mai tradito e che ha reso sempre al massimo in qualsiasi preparazione, dolce o salata che fosse. Sto parlando della ricotta: versatile e saporita, la trovo un'irrinunciabile alleata, anche dell'ultim'ora.
Era un pò che rimuginavo sul concorso Sunday morning di Juls' kitchen e non riuscivo a decidermi su quale ricetta sperimentare. Poi, riguardando tra i vecchi appunti che raccolgo da tanto e che sono diventati il mio bagaglio indispensabile, ho ritrovato la ricetta di un flan dolce che ho rivisitato, introducendo il cioccolato che, secondo me, con la ricotta ed il rhum, si sposa proprio bene. Ne è venuto fuori ciò che vedete in foto, anche se la cosa più invitante è stato il profumo di cannella che si è sprigionato dal forno durante la cottura e che mi ha messo tanta allegria.

Ingredienti per 8/10 cocotte da forno:

500g di ricotta vaccina freschissima
5 uova
un cucchiaio di farina 00
80g di zucchero semolato
un bicchierino di rhum bianco
150g di cioccolato fondente ridotto in pezzetti
zucchero a velo
cannella in polvere

Preparazione:

Setacciare la ricotta, se necessario, poi lavorarla, in una ciotola, insieme ad un uovo intero e quattro tuorli (tenendo da parte gli albumi). Incorporare la farina, lo zucchero ed un pizzico di cannella; aggiungere il cioccolato ed infine il rhum. Montare gli albumi a neve ferma ed incorporarli al composto, delicatamente, dal basso verso l'alto per non smontarli. Ungere le cocotte da forno con il burro e riempirle con il composto non superando i 3/4 del recipiente. Spolverizzare la superficie con lo zucchero a velo mescolato alla cannella; infornare in forno preriscaldato a 160° per circa 40 minuti. Lasciare intiepidire per 15 minuti, poi servire, altrimenti consumare freddi, sono ottimi anche in tal modo.

Note: l'indicazione di non riempire troppo le cocotte non è casuale, perché, per una magia lievitante delle uova e della ricotta, il dolce si espande, gonfiandosi fin alla superficie (è praticamente un sufflè).
Non omettete la spolverizzata di zucchero a velo e cannella, conferisce al flan la giusta dose di dolcezza che, altrimenti non avrebbe ed, inoltre, contribuisce a creare una sottilissima crosticina caramellata alla superficie.
Spero che vi piaccia!

Con questa ricetta partecipo al concorso Sunday Morning  di "Juls Kitchen" e sponsorizzato da Macchine Alimentari


sabato 10 ottobre 2009

Schiacciata rivisitata!


Nei giorni scorsi, mi aveva particolarmente colpito la ricetta della schiacciata uva fragola e noci che trovate nel blog di Milla ed avevo deciso di rifarla con l'uva fragola del mio giardino. Ma, purtroppo, di uva fragola ne è rimasta ben poca e così, ho deciso, all'ultimo momento di provare a rivisitarla, dandole un gusto più deciso. L'ho preparata modificando il ripieno ed utilizzando gocce di cioccolato e noci al posto degli ingredienti originali.
La pasta mi è piaciuta particolarmente e credo si possa, facilmente, utilizzare anche per altre preparazioni: grazie ancora Milla!
Per comodità vi riposto la ricetta con la sola modifica del ripieno ma in casa di Milla troverete tutti gli accorgimenti necessari, alla prossima e buon weekend!

Ingredienti per la pasta:

400 g di farina 0
20 g di lievito di birra
270 gr di acqua circa
80 g di zucchero
olio d'oliva
sale

Ingredienti per il ripieno:

200g di gherigli di noce
125g di gocce di cioccolato

Preparazione

Impastare la farina con l'acqua, il lievito ( sciolto in poca acqua tiepida) , lo zucchero, un pizzico di sale e l'olio per una decina di minuti fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico.

Formare una palla, inciderla e metterla a lievitare per un paio d'ore. A questo punto riprendete l'impasto ( se appiccica ungetevi pure le mani e lavoratelo così) sgonfiatelo leggermente appiatitelo e e piegatelo in tre, girate di 90° e ripetete le pieghe, coprite a campana e lasciate lievitare altri 20 minuti. Trascorso il tempo prendete 2/3 dell'impasto e stendetelo su uno stampo precedentemente unto con poco olio, formate dei bordi alti, riempite con la maggior parte delle gocce di cioccolato, i gherigli di noce spezzettati grossolanamente, spolverizzate con lo zucchero e con un filo d'olio. Ricoprite con l'altra parte di pasta, pizzicando bene bene i bordi in modo da siglillare le due parti di pasta. Affondate le restanti gocce di cioccolato nella parte superiore della schiacciata, completate con abbondane zucchero e un altro giro di olio. A questo punto accendete il forno a 180°, i minuti che il forno impiegherà per raggiungere la temperatura serviranno alla schiacciata per lievitare ultriormente. Una volta caldo infornate fino a doratura per circa 45 minuti.

Nota: non fate asciugare troppo il dolce, altrimenti la schiacciata rischia di diventare troppo secca e di indurire.

mercoledì 7 ottobre 2009

10 cose che conosco di me!



Mumble mumble....Intanto, grazie a Iana che mi ha invitato a giocare.
Strano e difficile dover parlare di sè stessi, forse perchè non lo faccio spesso e così vi ho già detto qualcosa di me: in realtà, il titolo del post indica la prospettiva che assume per me il giochino, perchè più che dirvi 10 cose che non sapete di me, devo cercare 10 cose che sono certa mi appartengano. Comunque, bando alle ciance...si comincia!

1)Dicono di me che sono buona, posso, forse un pò presuntosamente, affermare che è la verità. Mi spiego meglio: ciò che colgo nelle persone che incontro è quasi sempre il lato positivo, mi è difficile serbare rancore e così spesso mi ritrovo ad essere "accusata" di non proteggermi abbastanza. So che non potrei essere diversa da come sono, perchè la vita è per me una favolosa scoperta e non lo sarebbe se non riuscissi a vedere il bello dinanzi a me.
2)Amo incondizionatamente gli animali, con una propensione particolare per i miei tre cagnoloni. Sono, da molti, definita San Francesco, perchè forse gli animali sentono l'amore che provo per loro e così, soprattutto quando incontro un cane randagio, di solito non scappa via. Giro con il portabagagli pieno di scatolette e croccantini in modo da aiutare chi incrocia il mio cammino, ma penso sia ancora troppo poco.
3)Sono credente e credo in un Dio che ho "sentito" da vicino, non per ciò che mi è stato detto o insegnato, ma per quello che Lui è riuscito a comunicare al mio cuore. Mi identifico particolarmente con la visione francescana della vita e ritengo un dono la letizia che mi lega alla mia fede.
4)Sono fidanzata, da tanto, tantissimo tempo, con un uomo che ha compreso ogni mio passo, che mi ha spronato a respirare quando sarebbe stato molto più facile mettere il capo sotto la sabbia, che crede in me più di quanto io creda in me stessa, che amo tanto e che un giorno, non troppo lontano, sposerò.
5)Ho una famiglia che mi ama, dalla Terra alla Luna, nel senso che non tutti quelli che mi amano sono fisicamente qui con me. Credo che non potrei vivere senza sapere di poterli avere accanto, poichè ognuno di loro fa parte della mia carne e dei miei giorni.
6)Ho pochi amici, ma di quelli veri, di quelli che ti capiscono prima che tu parli, di quelli con cui non ti vergogni dei tuoi difetti, di quelli che, se guardi indietro, ci sono sempre stati.
7)Non so ancora quale sia la mia strada: mi sto laureando in Ingegneria ed ho particolare propensione per la grafica ed il web, mi piace la fotografia e spero, prima o poi, di potermi specializzare.Da autodidatta, sto imparando a lavorare a maglia ed uncinetto e mi rilassa molto vedere le mie creazioni prendere forma, ma il mio vero amore è la cucina, intesa come l'unico regno dove non mi senta fuori posto, o non abbastanza brava, o non abbastanza in tempo.
8)Amo la natura, incantevole ed imprevedibile nelle sue meraviglie e non c'è luogo più felice, per me, del mio giardino, nei pomeriggi d'autunno o di primavera, quando con i miei cani, passeggio lungo il viale assaporando i miei pensieri.
9)Con gli anni sono diventata più irascibile. Per quanto sono calma, tanto riesco ad essere furiosa e credo che la vita non mi abbia fatto molto bene in tal senso.
10)Ho paura della morte, soprattutto della morte di chi mi sta accanto, perchè sono consapevole della fragilità del mio cuore che vive per scorgere lo stesso mio sorriso negli occhi di chi amo.

Questa sono io, riassunta, rielaborata e spero non troppo noiosa. Ora tocca a Sabrine, Milla e Marjlet

martedì 6 ottobre 2009

Risotto alla birra e zafferano

Nonostante sia a dieta, chissà perchè finisce sempre che organizziamo qualche cena con gli amici e, siccome a me e mia sorella piace cucinare, ogni occasione è buona per sperimentare nuove ricette.
Questa l'avevo pensata in origine solo con birra scura e zafferano, ma nel pomeriggio mi hanno regalato due funghi porcini ed ho pensato: "che faccio, non li utilizzo?". Purtroppo erano pochi, quindi la prossima volta ne userò di più: il risultato è stato ottimo, anche se la foto non rende giustizia, ma quando si hanno una decina di commensali a cena, non è semplice riuscire a fare qualche foto decente :(
A voi la ricetta!

Ingredienti:

1 kg di riso parboiled
una birra scura da 33cl (io ho utilizzato la Guinness)
4 porcini (io ne avevo solo due)
scalogno
aglio
3 bustine di zafferano
brodo vegetale filtrato
olio extravergine di oliva
burro
sale
parmigiano

Preparare la base del risotto con lo scalogno e l'aglio grattugiati, metterli in una capiente pentola a fondo spesso con olio ed un pezzo di burro, far soffriggere e consumare a fuoco basso.
Appena la base è pronta, sfumare con metà della birra, dopodichè tostare il riso in pentola. Procedere con la cottura come per un classico risotto, aggiungendo il brodo un pò alla volta e mescolando delicatamente. Quasi  a cottura ultimata, sfumare con la birra rimasta e aggiungere i porcini tagliati a pezzetti.
Sciogliere lo zafferano in un mestolino di brodo ed aggiungerlo al risotto.
A fuoco spento e cottura ultimata, mantecare il riso con un pò di burro e poco parmigiano (se non volete coprire il sapore dei funghi potete ometterlo completamente).
Lasciare riposare per cinque minuti e servire caldo.
Buon martedì!

domenica 4 ottobre 2009

Tiramisù ubriaco al cioccolato bianco







Domani inizia una nuova settimana, probabilmente più piena della precedente, così ho deciso di concedermi un post goloso durante questa domenica soleggiata e tranquilla (almeno da me).
Incuriosita dal contest indetto da FrancescaV ho pensato: ma perchè non ci provi anche tu, è un bel gioco, no?
Così eccomi qui, the day after la mia nuova invenzione, sembra che ai commensali che l'hanno provata sia piaciuta, a voi l'opinione!

Ingredienti per 12 bicchierini (poi dipende da quanto siano grandi i vostri bicchierini :) )

Per la base al cioccolato:
3 uova
200g di zucchero bianco
100g di burro
75g di fecola di patate
75g di farina 00
75g di cacao amaro
1 bustina di lievito chimico per dolci
un bicchiere di latte
un pizzico di sale

Per la crema al cioccolato bianco:
200g di cioccolato bianco
200g di panna per dolci
4 uova
2 cucchiaini di miele

Per la bagna:
caffè espresso per circa 12 tazzine
rhum bianco

Per la composizione del dolce:
granella di nocciole rigorosamente non trattate

Preparazione della base:
In una terrina montare gli albumi a neve ferma con l'aggiunta di un pizzico di sale; da parte, montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere il burro sciolto, la fecola, la farina, il cacao ed infine gli albumi precedentemente montati.
Versare in una teglia rettangolare precedentemente imburrata ed infarinata, non eccessivamente grande, in modo che la base risulti abbastanza alta dopo la cottura. Infornare in forno preriscaldato a 180° e far cuocere per circa 45 minuti.
Quando la base sarà raffreddata, ricavare con l'aiuto di un coppapasta tondo 12 dischi e disporli sul fondo dei bicchieri.
Preparazione della crema:
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato bianco, montare, in una terrina la panna, in un'altra gli albumi a neve ferma ed in un'altra ancora i tuorli con il miele. Aggiungere al composto di tuorli, il cioccolato intiepidito, amalgamare ed incorporare, dal basso verso l'alto, prima la panna montata e poi gli albumi.
Montaggio del dolce:
Bagnare la base al cioccolato con il caffè mescolato al rhum (abbiate cura di non preparare un caffè troppo carico, altrimenti rischiate di coprire gli altri sapori).
Disporre sulla base uno strato consistente di granella di nocciole,ricoprire con la crema al cioccolato bianco e guarnire con un'ulteriore spolverata di granella.
Far riposare in frigo per un paio d'ore prima di servire.

Note:
Ciò che ripeto sempre è che una ricetta diventa particolarmente buona se gli ingredienti sono di alta qualità, quindi è necessario, per questo dolce, che il cioccolato bianco che usate sia buono, che le uova siano freschissime e che il cacao per la base sia fondente almeno al 70% (la base deve venire più "nera" possibile).
Infine, le nocciole devono essere selvatiche, per fortuna il mio giardino ne produce spontaneamente di ottime.
La granella che ho ricavato, non è troppo fine, perchè mi piaceva che lo strato croccante che si crea tra la base e la crema fosse ben riconoscibile al palato.
Buon appetito e buona prossima settimana!

Naturalmente, con questa ricetta partecipo al contest di FrancescaV


sabato 3 ottobre 2009

The dal mondo



Come avrete potuto capire dal titolo del blog, sono un'appassionata di the e, ogni volta che ne ho la possibilità, cerco di provare nuovi gusti. Ormai a chi mi conosce bene, questa passione è ben nota, così nel giro di un paio di mesi, ho ricevuto regali in tema da due parti diverse del mondo.
Dal viaggio a Parigi di due cugine, mi è giunto l'Afternoon tea della Fauchon del quale vi segnalo il sito davvero suggestivo: è un the particolarmente profumato, a base di the nero, petali di rose e pezzi di agrumi disidratati. L'ho trovato molto adatto all'abbinamento con i dolci, in particolar modo con quelli di cioccolato; vi consiglio di provarlo, non è detto che anche io non mi faccia un bel regalo di Natale.
Dal viaggio di mia sorella alle Mauritius, ho invece ricevuto ben tre tipi di the bois cheri prodotti direttamente sull'isola: quello nero tradizionale, quello aromatizzato alla vaniglia che viene coltivata in grandi quantità e quello alla pera e vaniglia. Fino ad ora ho provato soltanto quest'ultimo e ne sono rimasta piacevolmente colpita. Di gusto più deciso di quanto mi aspettassi, si sposa perfettamente anche ad una cena succulenta o, meglio ancora ad un rilassante dopocena.
Spero di avervi incuriosito...alla prossima!

giovedì 1 ottobre 2009

Ciambellone semplice


Dite la verità, avere un panettone casalingo per colazione, fa tutto un altro effetto.Ogni tanto vado in malinconia da mancanza di dolci, nel senso che mi manca prepararli, così, visto che sono a dieta, ho optato per una ricetta con poche calorie, ve la posto di seguito.

Ingredienti:
4 uova intere
150g di latte
200g di zucchero
100g di burro fuso
500g di farina
1 bustina di lievito chimico per dolci
Un pizzico di sale
Il succo e la buccia grattugiata di un limone

Preparazione:
Preriscaldare il forno a 180°, montare le uova fino ad ottenere un composto spumoso, aggiungere pian piano tutti gli altri ingredienti e, quando il forno avrà raggiunto la temperatura, unire al composto il lievito e versare tutto in una teglia da ciambellone, precedentemente imburrata ed infarinata. Cuocere per circa 45 minuti.
Note: Non fate asciugare troppo il dolce, altrimenti la crosta esterna diventa troppo dura.Buon appetito!