sabato 27 giugno 2009

La brioche rustica di Roberta


Ho deciso di inaugurare una nuova categoria, cioè Rifatto per voi. Quante volte ci è capitato di sfogliare un giornale, o visitare un sito e, leggendo una ricetta, pensare: "Si, va bè, chissà se è davvero così semplice e mi riuscirà?".Per questo motivo, ho pensato di provare alcune ricette che trovo interessanti, sperimentandole per voi.La prima che si presta all'esperimento è la ricetta di una torta rustica che ho trovato visitando un bellissimo blog di cucina, mammachebuono, tra l'altro di una campana coma me. Spero che non ne abbia a male, poichè il risultato è stato buono, proprio come paventava il blog. Il consiglio che sento di dovervi dare, è di stare attente alla cottura, poichè il rustico non deve eccessivamente seccarsi all'interno, altrimenti potrebbe perdere la fragranza. Sebbene le dimensioni dell'impasto mi sembrassero troppo piccole, il rustico è lievitato molto, quindi la misura consigliata per lo stampo è quella giusta.Ultima nota: visto che alcuni dei miei commensali, non gradiscono particolarmente il gruviere (vedi il mio fidanzato), ho preferito sostituirlo con parmigiano grattugiato.Ringrazio Precisina e, naturalmente la Signora Roberta.Di seguito troverete anche il link originale
P.S. La foto è del mio risultato! :-)

Ingredienti
350 gr di farina 00
100 gr di gruviere a dadini (o, nel mio caso, parmigiano grattugiato)
100 gr di mortadella a dadini
50 gr di burro fuso
3 uova medie
1 cubetto di lievito di birra fresco
1 cucchiaio di zucchero
1 pizzico di sale
burro per lo stampo

Sciogliete il cubetto di lievito in mezzo bicchiere d'acqua tiepida ed unitevi lo zucchero e 50g di farina; lasciate lievitare per una mezz'oretta. Aggiungete via via gli altri ingredienti (formaggio e mortadella alla fine), formando una pasta morbida. Versate l'impasto direttamente nello stampo imburrato e infarinato e lasciate lievitare per circa 1 ora e 1/2 (dipende molto dalla temperatura, nel mio caso in poco meno di un'ora era già raddoppiato e pronto da infornare). Cuocete, quindi, in forno già caldo a 180°C per 25-30 minuti. Sfornate, lasciate intiepidire su una gratella (o fate raffreddare completamente) e servite.

venerdì 26 giugno 2009

Strudel al radicchio


Come ormai avrete capito, di solito, modifico sempre un pò le ricette che trovo; le adatto agli ingredienti che ho, ai gusti per me più familiari, senza discostarmi però, troppo, dalla ricetta originale. Quest' ultima, mi è stata suggerita dalla mia amica Deeva, che l'ha trovata in rete, precisamente su cucinainsimpatia ed ho pensato di proporla ad una cena tra amici. Il gradimento è stato alto, quindi vi suggerisco di rifarla.

Ingredienti:

2 rotoli rettangolari di pasta sfoglia fresca
1 cipolla piccola
150 g di salame napoletano
2 cespi di radicchio rosso
2-3 patate medie
100 g di mascarpone
olio extravergine di oliva
sale
pepe
vino bianco

Affettate la cipolla e soffriggetela in un pò d'olio fino a quando non imbiondisca, aggiungete il salame ridotto in pezzetti; a cottura ultimata togliete dal fuoco e tenete da parte insieme alla cipolla ( e cercate di non mangiare tutto questo mentre preparate il resto degli ingredienti ^_^).Aggiungete un altro pò d'olio nella padella, il radicchio tagliato a striscioline, le patate pelate e tagliate a fettine molto sottili,sfumate con abbondante vino bianco, salate e pepate a piacere, ma non troppo e cuocete mescolando spesso fino a cottura delle patate.Unite il composto di cipolla e salame, mescolate per qualche minuto prima di togliere dal fuoco. Quindi aggiungete il mascarpone, amalgamate gli ingredienti e lasciate raffreddare.
Stendete i due rotoli di pasta sfoglia su carta da forno, adagiatevi il ripieno, stendendolo bene; arrotolate la sfoglia con l'aiuto della carta da forno, sigillate i bordi premendo con le dita ed infornate a 180 - 200 gradi, in forno statico.Lo strudel sara' pronto quando la pasta sfoglia sara' gonfia e dorata.Buon appetito!

sabato 20 giugno 2009

Mangiare in Umbria



Recentemente, mi sono concessa una passeggiata in Umbria, per visitare luoghi agognati da molto tempo e per godere anche dei piaceri della tavola.Sapientemente consigliata dalla padrona del bed and breackfast dove ho allogiato, ho deciso di cenare in un ristorantino del centro storico di Montefalco che si chiama Castel Petroso.Al nostro arrivo, ci hanno accolto Giordano, figlio della fondatrice e la sua fidanzata, che mi hanno immediatamente colpito per la cordialità e la presenza discreta.Il locale è estremamente sobrio, confortevole e di ambientazione familiare; è suddiviso in tre salette, così ho scelto la più piccola per godere della cena.Ho piacevolmente apprezzato l'accostamento delle tovagliette in carta paglia con la ricercatezza delle stoviglie.Il menu prevede ampia scelta di piatti tipici della cucina umbra,dagli gnocchi al Sagrantino, vino locale molto rinomato, agli strangozzi alla spoletina, pai piatti a base di cacciagione alle lumache. Naturalmente è disponibile anche un variegato ventaglio di vini.Vi riporto la lista dei piatti che io ed il mio fidanzato abbiamo deciso di assaggiare.Pappardelle al ragù di lepre per entrambiMaialino di latte arrosto per luiStinco di maiale arrosto per mePatate alla brace
Non fatevi impressionare dal fatto che non abbia preso il dolce o l'antipasto, vi assicuro che ho goduto a pieno di ogni porzione che mi è stata servita!Il ragù di lepre era molto delicato, il maialino di latte è stato presentato a fette, arrotolato, quasi fosse una porchetta e, data la tenerezza della carne, al palato dà la sensazione di sciogliersi con facilità. Lo stinco è stato cotto lentamente dopo essere stato aromatizzato con un piacevole mix di spezie: come potete immaginare, essendo uno stinco è abbastanza grande, così non sono riuscita a finirlo (ecco perchè non ho preso il dolce!). Decisamente, la cosa più buona che ho mangiato in Umbria sono le patate alla brace, non tanto per la realizzazione semplice che le contraddistingue, vengono infatti tagliate a metà senza essere sbucciate, cotte alla brace e condite con sale e pepe, ma per l'olio straordinario che viene utilizzato per servirle.Insomma, la mia non sarà una vera e propria recensione da gastronomo, ma sicuramente una linea guida per chi, come me, trovandosi in un posto nuovo, voglia mangiare bene spendendo il giusto.Credo sia sempre opportuno pubblicizzare chi offre un servizio di qualità accompagnandolo ad una non meno importante cortesia nei confronti del cliente. Ci ritornerò sicuramente!Per andare a trovare Giordano, i contatti sono i seguenti:
Castel Petroso Ristorante - Cucina Tipica Umbra


Corso Mameli, 34 - Montefalco (PG)


tel. 0742/379817 - 347/7595217


Giorno di chiusura: Lunedì

mercoledì 10 giugno 2009

Apple pie


Grazie alla mia amica Marina, sono venuta a conoscenza di questa meravigliosa ricetta americana, che, da tempo, cercavo in una versione collaudata e fattibile.Il risultato è quello in foto, sevito con accompagnamento di fragole e panna montata: davvero ottima!


Ingredienti:


Per la pasta:
300g di farina 00
100g di zucchero
1 bustina di vanillina
1 uovo intero
un pizzico di sale
3 cucchiai di latte
1 bustina di lievito chimico per dolci
50g di burro

Per il ripieno:
1kg di mele (io prediligo le mele annurche della mia zona)
50g di zucchero
1 cucchiaio di cannella in polvere
3 cucchiai di uvetta
1 fiala di aroma di limone (o alternativamente e, secondo me, preferibilmente, la buccia grattugiata di un limonenon trattato)



Mescolare le mele, sbucciate e tagliate a pezzetti, insieme allo zucchero, la cannella, l'uvetta ammorbidita in acqua tiepida (io non l'ho messa poichè non la preferisco) e la buccia di limone. Lasciare insaporireSetacciare la farina in una ciotola, disponendola a fontana. Al centro aggiungere lo zucchero, la vanillina, l'uovo, il sale ed infine il lievito sciolto in un pò di latte. Mescolare leggermente ed unire il burro tagliato a pezzetti; impastare bene fino ad ottenere una pasta liscia ed omogenea.Stenderne la metà in uno stampo imburrato di 26 cm di diametro, stando attenti a foderare bene anche i bordi. Distribuire il ripieno sopra la pasta, livellandolo bene e ricoprirlo con la pasta rimasta. Sigillare i bordi, bucherellare la superfice con una forchetta e spennellarla con un pò di latte e zucchero.Infornare in forno statico, già caldo, a 170°, per circa 45 minuti. Una volta raffreddata, cospargerla di zucchero a velo.